Incompiutezza (Radici Cristiane)

Sinodo dei Vescovi 2008 – La parola di dio non è solo la Bibbia

Posted in Senza categoria by incompiutezza on ottobre 23, 2008

FISICHELLA

La Parola di Dio è la Chiesa Cattolica, non solo la Bibbia

La “Lectio” non è l’unica forma di incontro con la Parola di Dio

17 ottobre 2008

Sintesi della RELAZIONE DEL CIRCOLO MINORE ITALICUS A

Salvatore FISICHELLA,

Vescovo titolare di Voghenza,

Presidente della Pontificia Accademia per la Vita;

Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense“È necessario chiarificare il senso della dimensione dialogica della rivelazione, essendo il termine riferito a diverse dimensioni quali “dialogo interreligioso”, “dialogo ecumenico”, “dialogo con le culture”… Quando è riferito alla Rivelazione assume un significato del tutto peculiare: esso comporta il primato dell’azione di Dio che nella sua libertà viene incontro all’uomo; ciò implica che non potrà mai esserci una pariteticità tra i soggetti.
Si ritiene decisivo togliere dall’ambiguità l’espressione Parola di Dio.

Il percorso non è facile, ma necessario.

Una delle considerazioni importanti compiute dal Sinodo mostra che la Parola di Dio non può essere identificata solo con la Bibbia.

La Parola di Dio è Cristo, il Verbo del Padre.

La sua predicazione come i suoi atti sono stati consegnati alla Chiesa la quale rimane come il soggetto primario che sotto l’azione dello Spirito Santo trasmette ininterrottamente Cristo come annuncio di salvezza (DV)
L’annuncio della Parola di Dio è il compito primario della Chiesa. Un annuncio esplicito sempre e dovunque che si accompagna alla testimonianza coerente di vita la quale rende evidente il contenuto e lo rafforza.

Si è ritenuto necessario osservare che in un contesto generalizzato di secolarizzazione – che va ben oltre i Paesi occidentali – si presti una particolare attenzione: anzitutto, a creare forme di ascolto perché chiunque si pone dinanzi alla Sacra Scrittura sappia che è dinanzi a Dio che parla.

Si richiede, inoltre, una formazione che permetta di scoprire come la lettura della Parola converte il cuore, apre alla penitenza e immette in un cammino di vita nuova.

In questo contesto, si sottolinea l’importanza di un’educazione permanente, soprattutto dei catechisti, che permetta di superare il forte ostacolo di una mancanza di conoscenza dei contenuti basilari della fede, che deve allarmare non poco la nostra azione pastorale.
La liturgia permane come il luogo privilegiato in cui la Parola di Dio esprime pienamente se stessa. È necessario superare lo iato tra Bibbia e Liturgia, Parola e Sacramento. Questo avviene nella misura in cui si rafforza l’idea che la Parola di Dio è Cristo stesso nella sua differenziata presenza nella vita della sua Chiesa: anzitutto nella presenza reale del sacrificio eucaristico; inoltre, quando vengono celebrati i sacramenti; quindi, quando “È presente nella sua parola, perché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura” (SC 7). Deve crescere, pertanto, la consapevolezza di una unità profonda che tende al suo culmine nella santa Eucaristia.
Le diverse modalità con cui si celebra la Lectio Divina pongono l’interrogativo se non si debba chiarificare, anzitutto, cosa si intenda realmente con questa azione per non lasciare in ombra la ricchezza della tradizione dei Padri e dei maestri medievali.

Il valore crescente che viene dato alla Lectio, impone di ricordare che questa non è l’unica forma per l’incontro con la Parola di Dio.”

RADICI CRISTIANE – Joerg Haider

Posted in Radici Cristiane, società by incompiutezza on ottobre 23, 2008

E’ possibile che il cristianissimo governatore della carinzia Joerg Haider, che amava darsi un’immagine pubblica di supersportivo, di elegante uomo iperattivo, e teneva incontri con i veterani austriaci delle SS (i corpi speciali dell’apparato repressivo nazista, le punte di lancia dell’Ufficio centrale per la sicurezza del Terzo Reich) elogiandoli quali veri degni uomini,

avesse una doppia vita?

Preferendo dividersi tra affetti con orientamenti diversi…?

Modello di uomo con funerali di Stato,

Gramazio, ha bacchettato Bossi per non essere presente.

Haider,

modello di uomo,

che va a sbattere con la sua auto a 14o/h ripieno di alcool.

Io credo che la misericordia di Dio è veramente più grande delle nostre miserie

Da ilsecoloxix.ilsole24ore.com

Haider, nominato il successore – non è l’”amico intimo”

23 ottobre 2008

Colpo di scena oggi nella Bzoe, il partito del defunto Joerg Haider, dopo che a guidare il gruppo in parlamento è stato nominato Josef Bucher, anzichè Stefan Petzner, l’amico intimo dell’ex governatore della Carinzia designato dopo la sua morte a succedergli come leader del partito.

Secondo indiscrezioni, a pesare sulla mancata nomina di Petzner, la sua estrema fragilità mostrata dopo il decesso di Haider e le voci che i due avessero un legame omosessuale. Portavoce ufficiale da tre anni di Haider, Petzner era diventato suo accompagnatore inseparabile, ed era stato lui a confermare la sua morte in una conferenza stampa durante la quale è scoppiato più volte a piangere.

Molto clamore ha suscitato anche una sua intervista qualche giorno fa alla radio austriaca Orf, che all’ultimo momento aveva cercato, invano, di ritirare, nella quale parla apertamente del suo legame con Haider tornando a definirlo il suo “Lebensmensch” (amico, persona della vita), espressione coniata da Haider il quale, secondo Petzner, l’avrebbe rivolta proprio a lui. In realtà l’insolita espressione deriva da “Lebenspartner” (partner della vita) che però implica anche un legame intimo fra due persone. Ora la parola “Lebensmensch” è sulla bocca di molti per dire maliziosamente che in realtà Haider e Petzner hanno usato un eufemismo per fugare i sospetti di un loro legame amoroso. Nell’intervista alla radio, Petzner raccontava anche che i due avevano piani comuni e che Haider si preoccupava della grande differenza di età, 58 anni contro 27.

Un altro passaggio che ha colpito molto i blogger è quando Petzner dice di ricordarsi perfettamente il giorno in cui conobbe Haider nel 2000: come era vestito, la pioggia, il colore del suo ombrello. Intervistata dalla rivista `Madonna´ la sorella di Petzner Christiane racconta da parte sua anche il fratello passava tre quarti del suo tempo con Haider, anche i fine settimana e le feste, e che qualche volta ciò faceva ingelosire la moglie Claudia. «Stefan e Joerg erano grandi amici, il legame era molto stretto, a modo loro si sono amati». Le esternazioni di Petzner, assieme ai suoi sfoghi emotivi in pubblico, hanno dato adito nei giorni scorsi a molte voci, come anche il fatto che improvvisamente, ai funerali sabato 18, era stato `bandito´ dalle prime file dove c’era la moglie e la famiglia e relegato in settima.

Nei giorni dopo la morte era stato sempre Petzner a confermare che Haider aveva un elevato tasso di alcol quando guidava l’auto con cui si è schiantato e a raccontare delle ultime ore prima della sua morte. Erano stati insieme anche quella sera ma nella ricostruzione c’era un buco di circa un’ora nel quale, secondo la stampa, Haider sarebbe stato visto con un giovane in un locale di omosessuali a Klagenfurt. Prima, i due, in un altro locale, avevano avuto una lite e Haider era partito da solo in auto: poi la visita al locale gay e l’incidente d’auto a 170 km/h in cui è morto sul colpo. Petzner aveva anche parlato di rimpianti per non essere stato con lui fino alla fine, e subito il sito di gossip austriaco `scoop´ e altri siti sollevano la congettura maligna: «che sia stata proprio la lite con Petzner a costare a Haider la vita?».

Ciao mondo!!

Posted in Senza categoria by incompiutezza on ottobre 23, 2008

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